Dopo averci dormito un poco su ecco alcune considerazioni a freddo sull’evento al quale ho partecipato ieri. Innanzitutto però voglio ringraziare Alberto per l’ospitalità, la grappa, e per la pazienza nell’indicarci (maniacalmente) la strada per raggiungere casa sua mentre vagavamo disperati per Roma.
La conferenza è stato un ottimo tentativo di introdurre un argomento non particolarmente in voga in Italia e decisamente di nicchia, tanto di nicchia che non tutti i relatori, imho sapevano di cosa trattava prendendo strade spesso contorte e sproloquiando ore di vera e propria fuffa.
Bisogna riconoscere che l’IaSummit è stato organizzato con pocchissimi fondi ed è rimasto gratuito per il pubblico nonostante un target bussiness oriented facilmente sfruttabile. La manifestazione è durata tutta la giornata ed inframmezzata da una pausa pranzo di un’oretta e una nel pomeriggio per il caffè, assolutamente necessario ;).
I talk più interessanti sono stati quelli di Peter Boersma intitolato User Experience: The next step for IAs e quello di Simone Fuchs dal titolo Modelli di architettura dell’informazione per la Pubblica Amministrazione.
Il primo, breve e brillante, che faceva capire subito l’argomento cardine e dava nuovi spunti di riflessione, il secondo invece è stato un confronto tra due metodologie di sviluppo che grazie ad un’ottima esposizione ha fatto nascere un lungo dibattito in sala.
Altri talks di un certo interesse sono stati quelli tenuti da Laura Caprio di InformationArchitecture.it, quello di CSI piemonte in cui si spiegava un case history di un progetto attualmente in fase di realizzazione (entrambi forse troppo buttati dall’alto) e quello in cui si spiegavano i principi alla base della Folksonomy e del suo successo.
Pure questo intervento ha scaturito qualche domanda, una delle quali fatta da una responsabile di Matrix riguardante gli attuali problemi incontrati da loro stessi a causa dell’ostilità degli utenti dei forum di Virgilio verso l’uso di Tag Cloud.
IMHO una possibile risposta potrebbe essere che la cosiddetta ostilità, è il derivato dall’incrociarsi di due problemi. Uno di utilizzo ed uno di utilizzatore, infatti:
- l’80% degli utenti dei forum di Virgilio hanno come faccetta, ormai è d’obbligo usare questi nuovi termini, “feccia di internet“… non vogliatemene a male, ma è vero… trolls, spammers, insulti gratuiti, conoscenza zero delle minime regole di netiquette sono solo alcuni dei pregi di questi utenti
- una tag cloud decente non può includere TUTTI i cavoli di tag inseriti dagli utenti, filtrate quelli con maggiore utilizzo e non visualizzateli in ordine alfabetico ma usate una visualizzazione per importanza. E vedrete se gli utenti useranno ancora il tag “a” per avere il proprio post sempre in primo piano…
Purtroppo il resto del pomeriggio è stato un disastro, con due talk lunghissimi e che non c’entravano assolutamente nulla con l’argomento della conferenza ed un altro che è purtroppo stato eccessivamente banalizzato probabilmente per venire incontro alle esigenze della platea.
Come al solito gli spunti più interessanti gli ho avuti da chi mi stava intorno ad esempio si è parlato del problema di come far convergere con buoni compromessi IA e Usabilità e delle problematiche di creazione dei contenuti [ok, va bene l’indicizzazione, le categorie e le faccette… ma se a priori il codice HTML sparato fuori dai backend avesse un equivalente in RDF con dei metadati sensati e coerenti che cacchio vi state a fare delle pippe su come creare uno spider che indicizzi i siti al meglio?].
A questo punto aspetto il prossimo round, sperando nel frattempo che la materia nel frattempo trovi nuovi cultori ed esperti.
4 replies on “IaSummit, ottima iniziativa… peccato per..”
[…] da fullo […]
Ciao, se non ho avuto le traveggole la
responsabile di Matrix
altri non era che la Caprio stessa!
ciao,
Dario
[…] Ho letto il post di impressioni di Fullo e volevo dire la mia sulla questione RDF… Come al solito gli spunti più interessanti gli ho avuti da chi mi stava intorno ad esempio si è parlato del problema di come far convergere con buoni compromessi IA e Usabilità e delle problematiche di creazione dei contenuti [ok, va bene l’indicizzazione, le categorie e le faccette… ma se a priori il codice HTML sparato fuori dai backend avesse un equivalente in RDF con dei metadati sensati e coerenti che cacchio vi state a fare delle pippe su come creare uno spider che indicizzi i siti al meglio?]. […]
si si confermo :)