Mi sono accorto che più passa il tempo e più divento cattivo e scassacollioni..
//blogo e dada
Il 30% di Blogo è finito nelle mani della Rana Pazza. Dada fa parte del gruppo RCS ed ha iniziato a investire pesantemente sul mondo del blogging partendo da Splinder qualche mese fa.
Spero solo che tra un paio di anni, quando Blogo sarà al 100% della Rana, quest’ultima decida di lasciare fare a noi autori il nostro ottimo lavoro che ci ha portato dove siamo (falsa modestia a parte) e che non ci rimpiazzi con dei writing monkey 16enni pagati a suonerie e sfondi.
C’è comunque chi dice (e non sono pochi) che la politica di Dada negli ultimi due anni è cambiata, che puntano alla qualità, etc, etc… Lo dicono anche persone di cui ho una certa fiducia, quindi per ora rispetterò il lavoro fatto dai ragazzi di Blogo. Ma al primo passo falso con abbonamenti a suonerie o al primo calendario di internet-girls su downloadblog faccio una strage.
[update] Stefano mi ha intervistato sull’argomento
//italia.it
Italia.it è come tutti ce lo aspettavamo. Una fetecchia. Fatto per sbalordire chi non ha mai usato internet (ma esistono ancora persone del genere?) e ricco di errori macroscopici. Dalla ormai famosa pagina del “chi-siamo” (corretta dopo solo un giorno di prese per il culo) all’uso spropositato di flash, le url per niente user friendly, i filmati e cazzate dove non servono, e chi ne ha più ne metta. E per di più con linux non vado oltre allo skip-intro causa ottima analisi fatta dagli sviluppatori per quello che riguarda la degradazione del codice.
Non so però in quanti hanno notato l’approcio “all’italiana” (di qualità?) per quello che riguarda l’accessibilità del portale. Siccome gli standard esistono e sono ben ratificati LORO hanno pensato bene di realizzare degli screenreader ad-hoc (e solo per Windows offcourse) per Italia.it. E basta. Come dire, se sei paralizzato e vuoi salire le scale non puoi usare le rampe a scivolo ma solo la loro sedia montascale. Se poi non hai dove farla scorrere, cazzi tua. Ah già, belle le finestre di pop-up della navigazione…
Ora scusate, devo andare a dire agli operai in strada di scavare 10cm più in là…
2 replies on “Il web che cambia”
Mi sono posto diversi quesiti anch’io a seguito dell’annuncio di ieri. Eccoli.
Ahimè devo concordare su quasi tutto quello che sostieni,non è questione di essere cattivo perchè tutti hanno dubbi simili.
Il valore di Blogo a mio avviso è forse esagerato,ma la politica di Dada è soto gli occhi di tutti.