Ho letto in giro alcune critiche su come è stata organizzata PyConUno (a Firenze il 9-10 giugno). Tra le cose lette ho visto che hanno criticato i costi di accesso, la mancanza di gadget, il fatto che il wifi vada pagato e poco altro. Il tutto paragonandola ad un BarCamp.
A parte il fatto che IMHO una conferenza verticale non deve essere in alcun modo paragonata ad un BarCamp, non vedo cosa ci sia di male a far pagare l’accesso al’evento.
Da organizzatore di conferenze so quale sia il carico di lavoro che gli organizzatori hanno alle spalle, ma non solo. Conosco bene anche i costi per affittare e gestire le strutture di un certo livello. Chiedere qualcosa per l’ingresso, offrendo in controparte ben due pasti, penso che sia non solo lecito ma assolutamente normale.
Qualcosina da limare però c’è:
- I conferenzieri, che già si pagano viaggio ed albergo, sono la linfa vitale di un evento tecnico e NON dovrebbero mai venire vessati da ulteriori costi, a meno che non si tratti di aziende che presentano prodotti. Anzi, dovrebbero avere, nel possibile, un piccolo rimborso spese, anche perchè se non avete i talk come fate ad attirare i visitatori?
- Cercate di abbattere i costi della connettività, 22 € sono eccessivi, al massimo fatevela offrire o pagare parzialmente da qualche sponsor (Telco) della zona.
- Essendo Python Italia un’associazione fate campagna di tesseramento (a pagamento). Le quote sociali vi aiuteranno a sostenere i futuri costi. Inoltre offrite uno sconto a chi si tessererà all’associazione per questo o il prossimo evento
- Siccome l’evento è su più giorni far pagare un biglietto unico non è corretto per chi non potrà partecipare ad entrambe le giornate, un biglietto a costo ridotto (30-40% di sconto) per una sola giornata potrebbe essere una soluzione per attirare anche gli indecisi.
Per il resto in bocca al lupo! Se ce la farò verrò volentieri a sentire qualcosina su Django ;)
ciuaz
6 replies on “PyconUno, fraintendimenti”
Giusto una precisazione: se non si fosse capito alla fine la penso come te (anche se non mi sono dilungato spiegando quali punti erano discutibili e quali no) ;-)
Sbaglia chi lo vuole paragonare ad un BarCamp però è evidente che i prezzi non sono bassissimi. Mi chiedo se non era possibile appoggiarsi ad una università per ridurre i costi. Di sicuro un hotel al centro di Firenze non ha prezzi bassi per una conferenza di 2 giorni.
Michele, da esperienza le università sono il peggior luogo dove fare conferenze (a meno che ad organizzarla non sia un docente con forti e grossi allacci politici). Questo è stato anche il motivo per cui il phpday quest’anno è in un albergo.
Michele,
per curiosita`, a che cosa ti riferisci quando dici “non sono bassissimi”?
Rispetto al cinema hai ragione.
Rispetto al barcamp hai ragione.
Rispetto a qualsiasi altra conferenza a pagamento hai (probabilmente) torto.
i costi dei bliglietti sono nella norma. Il 50-100 euro di ingresso per due giornate di conferenza bene o male sono il costo standard. Mi sarei preoccupato di più se avessero sparato cifre simili al web2oltre ;)
Marco,
Non sono bassissimi rispetto rispetto a niente, la mia era una considerazione su quanto mi sarebbe costato rimanere sue giorni a Firenze e partecipare alla conferenza.
Non era una critica all’organizzazione ma solamente una costatazione.