Che la blogdinner roMagnola si trasformi, sempre, in un guazzabuglio di discussioni poco o per niente serie ormai è una certezza. Non so se sia dovuto al vinello, la grappa o solo agli stomaci pieni (nella migliore tradizione di panza chìna fa càntari) resta il fatto che le 3 ore a tavola (21-24) sono passate in un attimo e nell’ilarità più totale.
Le chiacchere hanno spaziato nei più disparati argomenti, qualcuno dedicato a presentare la nuova chincaglieria geek acquistata o il nuovo prodotto usato/odiato/amato, altri a spiegare come eludere ogni buona norma anti-pubblicità-ingannevole per accaparrarsi una dozzina di teenagers infervorati di un certo anime con i ninja. Qualcuno per descrivere le fitte nebbie ferraresi dalle quali sta cercando di riemergere.
Ma la cosa che ha creato più discussioni durante la cena di questa edizione (almeno nell’angolo pure-geek, dove si parlava anche in un maccheronico inglese per coinvolgere Morten) è stata l’introduzione del piano B mio e di Strada.
Ovvero “Maiali“.
Se si fallisce in tutto, il piano B non può essere che “Maiali“. Daltronde dei maiali non si butta via nulla e gli utilizzi sono i più svariati, partendo dal “classico” cibo, passando alla produzione di riscaldamento o energia elettrica (anche se qui i porcellini d’india forse hanno una migliore resa energetica) ed arrivando fino all’uso bellico degli stessi per conquistare il Kamchaca (e qualche altro piccolo staterello…).
Lo stato maggiore è ormai pronto, ed è formato da Marco, Tassoman, Luca, Gioxx, Strada ed il sottoscritto. Stiamo già affilando le unghie dei maiali.. e rinfoltendo il pelo di qualche porcellino d’india.. comunque sia, tremate…
Ora, per chiudere veramente in bellezza, manca solo una cosa.. Le volete caricare o no ‘ste foto su flickr?! (il tag è romagnadinner5).
ciuaz
One reply on “Di BlogDinner, socialità e maiali.”
Schifosi carnivori..ora avete anche il museo http://www.asa-press.com/soste-museomaiale.html