Sarà che sto diventando vecchio e rompiscatole (a breve comprerò un bastone da passeggio per poter indicare meglio agli operai in strada dove scavare..) ma sto sempre più facendo fatica a parlare bene di cose che mi capitano sottomano.
Per cause lavorative ho recuperato Learning Facebook Application Development della Packt, casa editrice di cui ho più volte parlato bene per i libri di buona qualità prodotti e venduti a prezzi più che onesti.
Purtroppo il libro in questione non mi ha per nulla soddisfatto. Come dice lo stesso titolo “Learning Facebook Application Development” dovrebbe aiutare uno sviluppatore a scrivere applicazioni per FaceBook. Il problema è che più che insegnare a sviluppare fa l’esatto opposto.
Il libro è diviso in due aree principali, nella prima l’autore descrive le logiche dietro alla crezione di una applicazione FB cercando di crearne una ex-novo. L’esempio portato non è innovativo ma almeno è concettualmente valido in quanto affronta diverse tipologie di problemi: dall’iscrizione degli utenti, alle form fino alla gestione degli amici.
Il codice usato per gli esempi è però osceno, confusionario e confuso. Non mi aspetterei mai di veder pubblicato un framework OO creato ad hoc per degli esempi, ma almeno desidererei un qualcosa che non fosse codice php4 ricco di perlismi.
La seconda parte del libro invece è una mera reference copiata punto per punto dal wiki di FB. Putroppo anche in quest’area ci sono dei “dettagli” non irrilevanti, come ad esempio la definizione di API e la totale mancanza di esempi d’uso. Rendendo la lettura di decine di pagine assolutamente infruttuosa.
In sostanza, se volete realmente sviluppare qualcosa su FaceBook ed avete discrete conoscenze di PHP vi consiglio caldamente la guida ufficiale.
ciuaz
3 replies on “Learning Facebook Application Development, lasciatelo perdere”
Non vedo l’ora di vederti con il bastone allora :)
Ahahah! Anche io!!! :)
Prendo nota. Grazie dei consigli. Anzi degli sconsigli. :P
P.s.
A proposito di vecchietti… La mia ragazza (direttore di cantiere a Milano) lotta da un po’ con dei vecchietti che bucano le cesate pur di guardare meglio i lavori.
Dice che sono in 3 e gli manca il quarto. Se vuoi posso mettere una buona parola