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Sostenibilità del Software, ovvero: andare oltre al solo Green Software

Dobbiamo capire che la sostenibilità del software va oltre le best practices della Green Software Foundation relative al Green IT.

Dobbiamo capire che la sostenibilità del software va oltre le best practices della Green Software Foundation!

La Green Software Foundation ci ha fornito preziose linee guida, come l’indice SCI (Software Carbon Intensity), per misurare l’impatto ambientale del software. Tuttavia, la sostenibilità del software non si limita solo a questo aspetto. Perché un software sia veramente sostenibile, occorre considerare anche altri fattori cruciali.

Il Risk Assessment sul codice è fondamentale. È essenziale testare adeguatamente il software per garantirne la corretta funzionalità e sicurezza. Errori e vulnerabilità possono compromettere l’esperienza dell’utente e mettere a rischio i dati. Senza un adeguato controllo del codice, la sostenibilità è compromessa.

Il Knowledge Management è altrettanto importante. Chi possiede la conoscenza sul software? Se questa non è condivisa e adeguatamente documentata, può essere difficile mantenere, migliorare e supportare il software nel tempo. La condivisione del sapere è fondamentale per garantire una sostenibilità duratura.

L’usabilità e l’accessibilità non possono essere trascurate. Le normative si stanno stringendo e sempre più utenti richiedono software facilmente utilizzabili e accessibili a tutti, compresi quelli con disabilità. La mancanza di usabilità e accessibilità limita l’adozione e riduce l’impatto positivo del software.

Anche sul fronte delle riduzioni della CO2 dovute alla digitalizzazione dobbiamo fare un ulteriore precisazione. La transizione al digitale non è sinonimo di ecologico. Il software ha un impatto ambientale e sociale notevole, che va dalle emissioni di CO2 al consumo di acqua, dallo sfruttamento delle risorse naturali alla produzione di rifiuti elettronici. Il lavoro e la comunicazione a distanza possono ridurre le emissioni, ma anche aumentare il consumo energetico e l’inquinamento digitale (circa 12 litri di acqua e 1Kg di CO2 per ogni 60 minuti di video call). Non basta essere digitali per essere verdi: bisogna considerare l’impatto di tutto il ciclo di vita delle soluzioni digitali, dalla produzione alla manutenzione, dal riciclo al riuso.

La sostenibilità del software richiede quindi un approccio olistico. Solo allora possiamo dire che un software è veramente sostenibile e in linea con le crescenti esigenze normative e sociali.

Siamo responsabili di creare un futuro digitale sostenibile, considerando tutti gli aspetti del software che sviluppiamo.

Scegliere la sostenibilità non solo ci porta verso un mondo migliore, ma ci permette di costruire solide basi per il successo a lungo termine.

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