Ho comprato questo libro di impulso mentre terminavo la lettura di Impact! un po’ per curiosità ed un po’ perché avevo voglia di leggere di qualcosa inerente a come il mondo italiano vede il nuovo ruolo del Circular Economy Manager (CEM) o del Business Designer orientato alla Sostenibilità, e lo ho divorato in pochi giorni.
Nel complesso, nonostante una piccola delusione (per una mia aspettativa non corrisposta), il libro ha tanti ottimi spunti, abbastanza da consigliarvi di leggerlo…
Inizialmente abbandonato nella libreria dei libri non letti, lo ho rispolverato ad inizio agosto per rilassarmi leggendo qualcosa in italiano e non in inglese, la lettura è stata piacevole e lo ho divorato in pochi giorni nelle pause tra una attività ed un’altra.
Partiamo subito dalla piccola delusione citata in precedenza, questa deriva dal fatto che il libro non porta dei case study italiani, o almeno non porta case study al di fuori delle multinazionali, alcuni dei quali già noti. Avrei preferito qualcosa inerente al mercato locale delle PMI, ma era solo una mia velleità e non mina alla qualità del contenuto generale.
Il libro è suddiviso in tre macro-temi (sparsi tra i vari capitoli):
- cos’è la Circular Economy ed i modelli di business ad essa affini (cap. 1 e 2);
- cos’è il Circular Economy Manager (cap. 3) e come diventarlo (cap. 5);
- i case study di aziende multinazionali sottoforma di intervista ai CEM che li hanno portati avanti (cap. 4).
Visto che l’ultimo tema è già stato trattato vediamo i primi due.
I modelli economici della Circular Economy
Ho apprezzato il fatto che le classiche introduzioni al mondo della sostenibilità siano state ridotte al minimo rendendo il libro più diretto ad un target con già una buona infarinatura del tema, così come ho apprezzato l’aspetto business oriented della definizione di economia circolare introducendo e spiegandone, con esempi concreti, i 5 modelli principali: Input sostenibili, Prodotto come servizio, Sharing Economy, Allungamento del ciclo di vita dei prodotti e Riciclo & Riuso.
Se volete approfondirli c’è tantissima letteratura a riguardo.
La cosa importante è che il libro ci ricorda che sempre di management stiamo parlando e che il CEM deve, di fatto, capire a fondo i modelli operativi dell’azienda e farli evolvere e non limitarsi a sterili analisi su cosa si può o non può fare o mera reportistica.
Cos’è il Circular Economy Manager
La seconda parte del libro affronta il tema centrale, cos’è e cosa deve saper fare un CEM.
Non vado qui a riassumere tutti i singoli aspetti, le skills (soft o hard) e le attività nel dettaglio. Però mi soffermo alla concretezza della descrizione che permea nel testo.
Il CEM è una persona che deve identificare aree di innovazione nell’azienda, mediare con gli stakeholder interni, analizzare le modifiche all’eventuale modello di business e fare una serie di esperimenti per valutare l’efficacia delle assunzioni fatte il tutto in un ambiente spesso poco propenso al cambiamento.
Un CEM è sostanzialmente un Complexity Manager1 con doti da mediatore alla Voss.
Francesco Fullone
Penso che questa sia l’approccio alla definizione del ruolo più chiaro ed allineato con quanto da me visto finora ed ho apprezzato immensamente il fatto che venga spiegato, senza giri di parole, come gran parte delle azioni svolte dal CEM siano, in sostanza, viste inizialmente come spese2 (forse-non-necessarie), se non addirittura fastidi, e solo dopo la loro messa a terra come portatrici di innovazione e nuovi modelli di business.
Anche perché il CEM che accetta la sua sfida all’interno di un organismo economico di qualsiasi tipo deve essere ben consapevole che non troverà mai la strada in discesa, e che difficilmente sarà approvato e tantomeno acclamato da tutti i colleghi; non verrà supportato velocemente dai dati, non avrà ricevuto una formazione consolidata e riconosciuta per il suo ruolo e dovrà piuttosto inventarselo giorno dopo giorno, trovando poco conforto nelle analisi passate e presenti.
Geremicca, Andrea; Tagliafierro, Nicola. Circular Economy Manager (Italian Edition) (pp. 60-61). Hoepli. Kindle Edition.
A chiusura del capitolo vengono poi spiegati i diversi aspetti del lavoro di un Circular Economy Manager in base al tipo di azienda (start-up, PMI, enterprise) e cosa aspettarsi, o come prepararsi, per affrontarlo al meglio. Forse questa parte la avrei approfondita un po’ di più, ma comunque raggiunge il risultato di instillare qualche domanda da porsi ed approfondimenti da fare prima di buttarsi nella mischia.
Considerazioni finali
Come è ormai evidente sono allineato con quanto espresso nel libro e ne consiglio la lettura se volete capire un po’ più concretamente cosa fare in azienda per mettere a terra progetti di sostenibilità, se invece volete un supporto esterno sono a vostra disposizione.