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lifehack tecnologia webdev

QR Code bookmarklet

fullo.netSe vi piacciono i QR Code, come quello che vedete qui a sinistra sappiate che google mette a disposizione un comodo tool per la generazione on-fly degli stessi.

Per comodità ho creato una piccola bookmarklet che invoca il servizio e genera automaticamente l’immagine.

Per usarla, copiate questo codice all’interno di un bookmark:
[code]javascript:window.open(‘http://chart.apis.google.com/chart?cht=qr&chs=150×150&choe=UTF-8&chld=H&chl=’+document.location);void(0);[/code]

o, più semplicemente, trascinate questa QR Code Bookmarklet sulla vostra barra degli indirizzi.

ciuaz

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di tutto un po' lifehack pensieri

Do ut des

Non so se sarà il trend del 2011 ma nelle ultime settimane mi è capitato che più di un nuovo cliente mi abbia chiesto, per essere abilitato come fornitore, una combinazione lineare di Stato Patrimoniale dell’azienda e/o dei soci, Visura Camerale, DURC e Libro Unico dei lavoratori. A parte possibili violazioni della privacy (sul Libro Unico sono presenti dati riservati), interrogati i neo-clienti sulle motivazioni di queste richieste ho ricevuto risposte vaghe e poco esaurienti.

C’è chi lo fa perchè vuole evitare di dare lavoro ad aziende che fanno lavoro in nero, e fin qua sono in totale accordo, c’è chi lo fa per prassi (e non ricorda quando ha iniziato) e c’è chi lo fa per avere controllo su chi farà materialmente il lavoro (ma la mia interpretazione, plausibile, è di poter poi contestare il lavoro attaccandosi a qualche cavillo per ridurre la spesa finale).

Resta il fatto che il termine più (ab)usato è “per la trasparenza dei fornitori“. Ecco, anche a me piace la trasparenza, pertanto ai prossimi clienti che vorranno fatto un lavoro, ma chiederanno scartoffie su scartoffie, potrei iniziare a chiedere in contropartita la Visura Camerale, lo Stato Patrimoniale e lo stato dei ritardi dei pagamenti verso i fornitori.

Vuoi mai che tutta questa chiarezza non snellisca le pratiche per iniziare a fare il vero lavoro?

ciuaz

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cazzate pensieri

E se passa la legge bavaglio? Nuovo disclaimer per il blog

Se fino a qualche tempo fa bisognava specificare che un blog non è periodico e quindi non paragonabile a prodotto editoriale, a breve se veramente verrà introdotta la legge bavaglio, detta anche “Ddl Intercettazioni”, bisognerà correggere ulteriormente il proprio disclaimer.

Io pensavo ad uno fatto più o meno così: “Questo blog è frutto dell’ingegno e della fantasia del suo autore, ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone e marchi realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Ritenete tutto il testo scritto automaticamente smentito.

dite che può andare bene?

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lifehack pensieri

Flussi e riflussi: la QA(gile) dei processi di sviluppo

Quality assurance, or QA for short, refers to a program for the systematic monitoring and evaluation of the various aspects of a project, service, or facility to ensure that standards of quality are being met.

fonte wikipedia

Sarà che sono sempre stato abbastanza sensibile all’argomento (vedi anche il mio ultimo talk al phpDay 2010) e che ho sempre pensato al mio lavoro su criteri molto simili a quelle citati nel craftsmanship manifesto, ma ultimamente (diciamo nell’ultimo anno) mi pare che sempre più persone (e personaggi) che vivono nell’enorme calderone del mondo agile/xp/dialetti-vari parlino di QA.

Il problema è che, imho, ognuno riporta la QA al proprio mondo dimenticandosi di tutte le altre sfaccettature e che spesso QA nel mondo agile venga intesa in termini di code coverage.

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di tutto un po' lifehack recensioni

100Km con le MBT ai piedi…

Come molti di voi sapranno, seguendomi su FriendFeed o su Twitter, qualche mese fa ho comprato un paio di MBT, per la precisione le Tembea White Cap, per provare a alleviare il continuo dolore al ginocchio che mi perseguita da qualche anno.

Le scarpe, che premetto non sono da trekking ma per terreni urbani, sono state testate decisamente a fondo avendomi seguito nel viaggio di nozze in Giappone. Quello che seguirà sarà quindi una piccola recensione, nata da esperienza diretta, utile (spero) a tutti i futuri acquirenti di MBT.

Prima di lasciarvi alla recensione ricordo a tutti che: non sono uno scarparo ma un informatico, pertanto non aspettatevi termini tecnici su questo o quel pezzo della scarpa, non sono pagato da MBT per questa recensione né ho ricevuto da quest’ultima scarpe da provare. Se non vi piacciono i miei criteri di valutazione… cavoli vostri.

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di tutto un po' eventi lifehack

Grazie a tutti!

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Grazie a tutti i partecipanti!

Un grazie di cuore agli amici e ai parenti (e perchè no, anche agli imbucati) per aver reso un giorno speciale ancora più speciale. Un grazie ai nostri genitori, a quelli che hanno ballato ed a quelli che sono fuggiti dalla sala, che ci hanno sostenuto in tutto dalla preparazione delle bomboniere fino agli addobbi degli autobus per il parentame.

Grazie a chi si è macinato km e km in auto con figli appena sfornati, o comunque al primo viaggio impegnativo, e grazie ai suddetti figli per la pazienza dimostrata rimanendo buoni e sorridenti durante tutta la serata.

Grazie ai testimoni, ed all’orrido segreto ahi-noi svelato.. A chi si è fatto viaggi in solitaria in notturna e a chi ha fatto un tour de force in moto. Grazie a chi ha avuto il coraggio di buttare la sposa in piscina completamente vestita, e grazie a chi ha avuto il coraggio di buttarsi in piscina per controllare che la sposa non annegasse. E grazie a chi ha organizzato gli scherzi e giochi decisamente nerd e coinvolgenti!

E grazie alla 500 che nonostante tutto ci ha portani sani e salvi da Jesi all’agriturismo.

Ci sentiremo al rientro dal viaggio di nozze in Giappone, intanto godetevi le foto su flickr!

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lifehack pensieri webdev

Il problema del refactoring

Dare una stima dei costi per il refactoring di un progetto, senza prima averlo analizzato sarebbe come cercare di curare una malattia senza investire tempo e denaro in analisi mediche.

Fullo, mail a cliente anonimo

Sempre più spesso in Ideato ci arrivano richieste per riprogettare, rifattorizzare ed ottimizzare software già in produzione. Ovviamente chi chiede informazioni sui costi si ferma ad un misero «ma quanto mi costa?» senza però ascoltare le due/tre cose che sappiamo sull’argomento (mica ci abbiamo scritto un libro sul refactoring per hobby, no?).

Uno degli ultimi casi che mi è capitato riguarda la riprogettazione (a tutti i livelli, dall’UX alla sistemistica) di un portale da fare in partnership con altre aziende con cui stiamo lavorando già da tempo. Solo la fase di preventivazione di massima è costata a tutti parecchio tempo perchè, come al solito, non c’erano idee chiare da parte del cliente che è stato accompagnato mano nella mano in tutta l’attività.

Il quale, però, è ovviamente caduto dal pero vedendo che nel preventivo di analisi mancava la stima dei costi per il refactoring.

Ecco quindi spiegata la metafora che introduce questo post.

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pensieri

SDD: Stage Driven Development

Si definisce Stage Driven Development, o SDD, quel processo di sviluppo, tipicamente estivo e delle PMI italiane, che usa stagisti, normalmente senza competenze ed esperienze sul campo, per creare software business critical che poi dovrà essere rifattorizzato, o nel peggiore dei casi riscritto sottocosto, «che abbiamo già investito ed il budget è poco», da fornitori terzi.

Giusto per riagganciarmi a quanto detto da Luca sull’argomento stage.

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eventi tecnologia

Don’t touch the slow parts

Ed ecco le slide del talk fatto con Federico Galassi durante il BetterSoftware 2010, se vi siete persi il talk e/o magari volete rivederlo in una veste più tecnica venite al phpDay 2010… ;)

ciuaz

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di tutto un po' pensieri

8×1000

Come ogni anno ripropongo la mia personale campagna di sensibilizzazione all’8×1000, quest’anno con il video realizzato da DonZauker.

ciuaz