Che la pandemia abbia portato un deciso scossone al mondo degli eventi è ormai evidente a tutti, se alcune aziende, quelle più piccole, hanno chiuso i battenti altre stanno convertendo, quando possibile, i propri eventi di punta in digitale o li stanno posponendo a fine anno affiancando e spingendo, nel frattempo, altre linee di business precedentemente secondarie (con Apropos stiamo, ad esempio, introducendo servizi di cabina regia virtuale per eventi live e community management potenziando nel frattempo l’area relativa a corsi online e docenze).
Category: eventi
Un buon informatico che si rispetti non solo partecipa ad eventi, ma ne organizza anche.
Ovvero come abbiamo gestito con Apropos il blocco di alcune conferenze e relativi corsi per testare nuovi modelli operativi.
Papere
Oggi ho tenuto una mini sessione di Lego Serious Play nella classe della scuola materna di mia figlia. Come al solito il primo esercizio che ho proposto, quello di riscaldamento, ed il mio preferito, è stato quello della Papera.
In 10 minuti avevo 28 papere, disposte a 4 a 4 in 7 banchi e tutte diverse. Alcune molto, altre meno perché i bambini si imitavano in qualche modo quando vedevano qualcosa che gli piaceva in modo particolare.
Da rito ho chiesto cosa hanno notato e da rito la risposta è stata “sono tutte diverse”. Ma c’è stato un però. Però la mia e la sua si assomigliano, perché ci siamo parlati. Qual’è quella giusta?
Today I had the chance (aka enough free time) to see the “Lean Startup Meets Design Thinking” video from the Google for Entrepreneur channel.
One of the most important concept of the video, with Eric Ries and Tim Brown, is IMHO the Ries’s digression about the modern (agile)companies.
This (awesome) 2013 ended. It was a great year for my work, my hobby (conference organizing) and my family.
Come qualcuno di voi saprà da quest’anno ho messo le mie mani (anche) su BetterSoftware. Conferenze fino allo scorso anno gestita da Develer ed ora in mano ad un manipolo di soggetti con l’idea di rilanciarla in una nuova veste.
In realtà, il “nuovo” BetterSoftware è un ritorno alle origini. Quindi piuttosto che andare a parlare di come “spaccare il bit” cercheremo di portare interventi utili ed a corredo del mondo del software. Non solo sul project management, ma anche su come si fa impresa (tech), come la si mantiene, come si fa evolvere un progetto, etc. Se hai idee interessanti il CfP è ancora aperto.
Dedicheremo quindi l’evento ad un range di partecipanti che spazino dal CTO, o Lead Developer, fino allo startupper o imprenditore scafato per spiegare loro che il brief con 2 fogli powerpoint spesso non è il miglior modo di approcciare un progetto, che chiedere ad un account (preso in stage) senza nessuna esperienza di gestire un team di lavoro distribuito (e magari in outsourcing) non è la scelta migliore, e che sviluppare e mantenere codice senza i giusti strumenti, metodologici (agile, lean startup, xp) o tecnologici (continuos integration server, scm, etc) rappresenta un salto nel vuoto.
Quindi cari sviluppatori che vi lamentate che il vostro management è illuminato come una candela perché non lo convincete a farsi un po’ di cultura? ;)
Qualche tempo fa, durante una riunione dell’xpug romagnolo (che ora ha anche una pagina su G+), emerse il discorso sul rimanere a combattere piuttosto che emigrare. La serata, piuttosto che vergere sul classico auto compatimento è stata interessante ed ha portato a diversi punti chiave su cui lavorare. Il più importante è che se vogliamo lavorare bene dobbiamo migliorare l’ecosistema (informatico) all’interno del quale ci muoviamo.
Il (mio) ecosistema è quello dello sviluppo per il web, e nel mio piccolo sto contribuendo a migliorarlo (o almeno spero).
A conferma di quanto affermato vi spiego come è stato ripensato il modus operandi del GrUSP negli ultimi anni.
Anche se con un po’ di ritardo siamo in dirittura d’arrivo con il secondo libro della serie Best Practices edita da FAG. Si tratta di Javacript Best Practices e ne farò la presentazione durante il jsDay a Verona distribuendone, in anteprima, un capitolo gratuitamente.
Qui di seguito la copertina del libro :)
Manca ormai una settimana all’evento che con gli altri ragazzi del GrUSP abbiamo iniziato ad organizzare a Novembre: jsDay e phpDay. I programmi di entrambe le conferenze sono saturi di relatori di gran calibro e parlare nella stessa conferenza insieme a Douglas Crockford mi fa sentire un po’ un privilegiato *.
Cosa interessante è che se lato jsday il trend è quello dei videogiochi, tra le oltre 100 proposte molte vertevano sullo sviluppo di giochi per browser, lato phpday uno dei problemi più sentiti è quello del deploy (e successivo mantenimento) del codice. Insomma due mondi che, nonostante siano molto vicini concettualmente (sempre di “web” si parla), si stanno allontanando molto dal punto di vista delle problematiche degli sviluppatori.
Sempre con/per il GrUSP ho coordinato la scrittura (a 2 dozzine di mani) del libro PHP Best Practices, edito da FAG Editore, che verrà presentato al phpDay. Il libro è un cookbook di circa 400 pagine che tratta svariati argomenti, dalla partecipazione alla community di PHP fino a come fare deploy con Ant… Prendete un assaggio dal sito ufficiale e ricordatevi che parte dei proventi vanno all’associazione.