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Kaizen, Kata, Bunkai e BarCamp?

Non sono mai stato un esperto di arti marziali, quello che però mi ha sempre affascinato di queste discipline è la necessità di viverle come uno strumento necessario al continuo miglioramento.

Un miglioramento necessario, negli anime a combattere il nemico più forte (la cosiddetta sindrome da DragonBall), ad affrontare i nuovi ostacoli che ci si pongono davanti con rinnovato vigore, non solo fisico ma soprattutto, psicologico.

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di tutto un po' pensieri

Non date l’8 per mille alla chiesa.

Giusto per appoggiare il messaggio di Massimo:

Per maggiori informazioni fate un giro sul sito dell’UAAR

ciuaz

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Social Software

Mentre preparavo le slide per il mini talk di 10 minuti al MiniCamp di domani mi sono riletto questo thread su FriendFeed fatto partire da Nicola. E mi sono accorto che tutti parlano di social software inteso come pura interazione di persone, mentre il sottoscritto ne ha una visione leggermente diversa (distorta?).

Nella categoria social software rientrano quei prodotti che permettono la socialità verso un gruppo ben definito di partecipanti. Che siano umani o meno.

Mi spiego meglio.

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Ideato, phpTest Fest e phpDay

testfest_big Ideato ha ufficialmente annunciato, prima per bocca di Francesco nella mailing list del GrUSP, e poi tramite un post del sottoscritto sul sito blog dell’azienda che parteciperà ufficialmente al phpTestFest.

Cos’è il phpTestFest? E’ essenzialmente una iniziativa che punta a migliorare la qualità del linguaggio introducendo dei test unitari sul funzionamento dello stesso. Questo porterà ad avere una test suite automatica che aiuterà gli sviluppatori durante lo sviluppo delle nuove versioni. Cosa veramente interessante è che per realizzare test non sarà necessario conoscere C, ma basterà avere nozioni di PHP per poter testare il linguaggio con se stesso.

Inoltre come azienda, nello spirito di comunità che pare mancare altrove, abbiamo deciso di accollarci parte delle spese del phpDay (oltre quelle di organizzazione) per venire incontro alla mancanza di sponsor di un certo calibro per l’evento.

Il phpDay necessita ad oggi di almeno altri due sponsor Gold, o di un Platinum, per riuscire a rientrare di tutte le spese ed offrire un rimborso decente ai relatori. Se avete dato un occhio alla scaletta della conferenza dovreste riuscire a capire come il GrUSP ha investito lo scarso budget proveniente dagli sponsor e dai biglietti e come ci piacerebbe nei prossimi anni continuare ad investirlo. Abbiamo però bisogno di un piccolo aiuto, vi chiedo quindi di spargere la voce a riguardo.

Giusto per curiosità.. vi siete iscritti al phpDay?!

ciuaz

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phpCon e phpDay: l’Italia non merita conferenze tecniche?

Avrò scritto e cancellato questo post una ventina di volte, considerandolo troppo provocatorio, più vicino ad un flame che ad uno sfogo. Il fatto è che l’ennesima mail disfattista sul costo del phpDay ha fatto decisamente traboccare il vaso della mia pazienza.

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PHP è sempre più enterprise!

Secondo uno studio Gartner PHP starebbe diventando sempre più visto dalle aziende come un linguaggio pronto per il mondo enterprise.

A recent Gartner Research study found that 10 percent of the PHP community are corporate IT developers, and predicted that during the next five years, that number will grow to 40 percent. That’s good news for PHP developers looking for corporate gigs–and very good news for PHP tools maker Zend Technologies, which cited the Gartner finding at the Zend/PHP Conference last week as evidence of widespread, more strategic adoption of PHP in enterprises.

Sono anni che con il GrUSP stiamo spingendo in Italia per far arrivare la stessa percezione anche alle nostre imprese, speriamo che, con il muoversi di colossi quali Adobe, IBM, Microsoft e Sun, quelli del linguaggio che già (è tanto se) va, aprano finalmente gli occhi…

via phpDevelopers

caiuz

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Il mio rapporto con le banche…

E’ molto semplice.

Ho sempre considerato, e probabilmente continuerò a farlo, tutti gli istituti bancari alla stregua di associazioni a delinquere. Con la differenza che queste ultime ammettono esplicitamente di esserlo, mentre le banche si nascondono dietro a cavilli e contratti unilaterali che stravolgono il proprio conto dall’oggi al domani senza possibilità di replica.

Oggi ho scoperto che da uno dei miei conti, che non posso cambiare a causa del mutuo, il bonifico online è passato da un costo di 0,50 ad uno di 3,80 euro.

Ovviamente lunedì andrò a litigare, insulterò un po’ di gente, cercherò di riottenere l’accredito di 3,30 euro che mi spetta, il tutto con la consapevolezza che mi farò il sangue amaro per nulla (tanto dopo un mese mi rimanderanno un altro contratto unilaterale che peggiorerà ulteriormente le cose).

ciuaz

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La dura legge del mercato.

Dopo 3/4 preventivi (persi o illegibili a causa del misconosciuto formato PDF), innumerevoli discussioni telefoniche con soggetti differenti da idee diametralmente opposte ed offerte dell’ultimo minuto per venire incontro alle richieste di questo o quel personaggio che hanno trasformato un sito vetrina in una sofisticata extranet con possibilità di vendere prodotti, arriva una telefonata di venerdì pomeriggio (19.30) mentre mi appresto con Strada ad andare alla blogDinner.

Anonimo cliente: salve, sono il presidente.
Fullo: ehm… salve… (chiunque tu sia)
A: Sa, il preventivo del sito non ci va bene, l’ha aumentato troppo!
F: (capendo in corner chi fosse il tipo) aumentato rispetto a cosa? rispecchia esattamente il primo preventivo inviato. Aggiungendo solo il costo della grafica, che all’inizio volevate far fare in casa.
A: perchè io ho un preventivo da 1750 euro.
F: non ho mandato nessun preventivo per una cifra del genere. Ma è sicuro che è mio? A chi è intestato.
A: è suo si! c’è scritto “XXXXXX”! E dice 1750 euro! (eppure mi ha chiamato per nome…dovrebbe sapere come mi chiamo…mah)
F: mi scusi, ma tutti i preventivi dell’azienda sono fatti su carta intestata, questo come l’ha ricevuto?
A: boh, non so.. via fax forse. (che come tutti sanno cancella le intestazioni dei preventivi)
F: ed è su carta intestata di ideato?
A: ma non saprei.. ma è di “XXXXXX”!
F: ok, ma lui non è un nostro dipendente e collabora con noi saltuariamente come commerciale, al massimo vi avrà fatto una valutazione di massima prima delle vostre ultime specifiche. Che data porta il documento? (che ormai so molto, ma molto, antecedente al nostro ultimo preventivo)
A: non so il fax non si legge bene.
F: …. In sostanza, per essere chiari, a YYYYYYY (a 350Km dalla sede dell’ufficio e raggiungibile solo via auto) ci devo venire lunedì mattina alle 9.00 (ma si potrà dare un appuntamento di lunedì alle 9.00?)? Come azienda non ci muoviamo per progetti sono i XXXX euro. Inoltre come le ho comunicato le farò avere una fattura di rimborso spese di trasferta (che tanto ho capito che il lavoro non ce lo volete far fare ed a YYYYYYY non ci voglio venire…).
A: eh, no.. non saprei.. non possiamo spendere più di quella cifra….pensavamo al massimo 1500 euro… ma non è che conosce qualcun altro… che ci costi di meno?
F: vedo di farle avere alcuni nomi.. buon weekend.

sigh… tutto questo per riprende l’ultimo discorso fatto sulla nuova imprenditoria

ciuaz

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Di TechTalk, web2.0 ed imprenditoria.

Da quando sono tornato a fare l’ “imprenditore” sto vivendo una fase della mia vita alquanto interessante e movimentata.

Il TechTalk ne è stato appunto un esempio lampante.

Tralasciando il “calcio fiorentino da piscina” di cui mi porto ancora dietro i lividi, l’evento/weekend mi ha permesso di discutere di progetti (concreti) che nella precedente vita da (quasi-)libero professionista avrei potuto vedere solo marginalmente o peggio dall’esterno e non come attore partecipante.

E’ anche interessante notare come molti dei blogger, fancazzari e/o geek con cui ho passato piacevoli giornate durante i vari barcamp degli scorsi anni, stiano sempre più diventando i punti di riferimento per l’internet 2.0 che sta (lentamente) evolvendosi in Italia. Questo non perchè siano bravi ad essere blogger-fancazzari [che è sempre importante ;)] ma perchè effettivamente il know-how acquisito in questi anni di scambi di “informazioni dal basso“, la voglia di crescere professionalmente e soprattuto la capacità farlo li/ci ha resi più attenti alle novità e vicini al modo di pensare e progettare il web come oltre confine.

Non a caso proprio questi individui hanno iniziato percorsi simili al mio, facendo partecipare al TechTalk un numero di aziende triplo rispetto alla scorsa edizione con un paio di progetti/startup attive procapite.

Altra cosa interessante è che il modello di business di quasi tutti sia basato sul principio della coda lunga. Siamo tutti specializzati in qualcosa, chi in comunicazione, chi in sviluppo (agile e non), chi in UX e chi in IA. E tutti progettiamo con una unica preoccupazione, dare il meglio nel nostro campo ed creare partnership per offrire al cliente la migliore soluzione.

Niente più web agency spaghetti-code che offrono di tutto e di più ma tante micro imprese flessibili e settorializzate che collaborano tra di loro (come in un social network) per portare avanti progetti web di qualsiasi dimensioni.

Ormai la rivoluzione è alle porte, adesso dobbiamo solo formare i clienti…. ;)

ciuaz

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TechGarage, arrivo!

Domani parto per un paio di giorni per recarmi a Roma, in capitale (oltre che rivedere con immenso piacere amici e colleghi) parteciperò al TechGarage come partner tecnico di un paio di Startup.

Sono veramente curioso di vedere come agiscono, in reallife, investitori e venture capitalist con cui finora ho interagito solo di striscio e senza interesse diretto (vabbè, diretto-diretto non lo è neanche questa volta ma sempre un piccolo interesse c’è…).

Piccola nota a margine.

Lo so, sono pigro… e devo riprendere a scrivere qualcosa.. è che non trovo veramente nessuno spunto decente, quindi per ora accontentatevi delle delizie geek che sparo nei feed ;)

ciuaz