Alla fine il NAS, adatto alle mie esigenze, che ho cercato per anni è stato trovato e comprato. Si tratta del MyBook World Edition II della Western Digital, un gioiellino da 500Gb in Raid 1 (o alternativamente 1Tb in Raid 0) dotato di una porta Gigabit per massimizzare la velocità di trasferimento dei file. Il […]
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InfoSecurity e CenaSicura
Domani sarò tutto il giorno a Milano all’Infosecurity 2007, in serata invece andrò a mangiare qualcosa con Giovy, jTheo e gli altri alla cena sicura. Ancora non ho deciso che talk andare a vedere… suggerimenti? Se volete comunicare con me “Twitter is your friend” ;) ciauz
NAS casalinghi
Sta crescendo a dismisura l’offerta di NAS per uso casalingo, ne elencherò qualcuna giusto per soddisfare la curiosità dei geek più incalliti: Thecus NA4100 – NAS puro SATA con RAID 0,1 e 5 Yellow Machine, blackbox NAS con firewall, gateway e proxy Snap Server – diversi modelli per tutte le esigenze KuroBox – niente raid […]
TeraStation Linux Nas
TeraStation è un’interessantissimo NAS da 1 Terabyte con 4 porte USB per eventuali espansioni di hd in cascata e con funzionalità di print server. La cosa che però lo rende veramente interessante è che è basato su un sistema Linux Embedded facilmente hackabile secondo le proprie esigenze, sarà quindi possibile aggiungere l’accesso da una shell […]
TL;DR: Ho passato sei mesi con quasi 1000 bambini pensando di insegnargli a programmare. Invece mi hanno riprogrammato. Mi hanno insegnato che fallire va bene se capisci perché, riuscire senza capire non va bene, e che osservare gli errori altrui è efficienza, non pigrizia. E che tutto questo vale soprattutto per noi adulti.
Racconterò questa esperienza in dettaglio all’AgileDay 2025 organizzato da Italian Agile Movement. Se siete curiosi, non leggete oltre ci vediamo lì, altrimenti questa che segue è la prima bozza della trascrizione del talk.
Ho impiegato 5 anni, innumerevoli workshop e corsi per arrivare a scrivere 3 libri utili a far capire ai miei clienti perché è importante ragionare sulle giuste metriche per il sustainable IT. Spoiler: Studiare la Theory of Change per certificarmi come facilitatore per un workshop sulla sostenibilità mi ha fatto capire cosa mancava.
Mentre tutti si focalizzano su business model, MVP e framework spesso la vera chiave dell’innovazione potrebbe trovarsi in un concetto filosofico di 150 anni fa che tendiamo ad ignorare.
Se i tuoi OKR sembrano chiari solo a chi li ha scritti, prova a costruire una Message House. E vedi cosa cambia nel modo in cui le persone ti ascoltano, rispondono, agiscono.
Dopo aver letto del comportamento inquietante di Claude Opus 4 (che ricatta gli sviluppatori nell’84% dei test), ho testato le presunte “capacità avanzate” di Sonnet 4. Risultato? L’AI ha ammesso che il 70% dei suoi “miglioramenti rivoluzionari” sono ottenibili anche con la versione 3.7 usando prompt engineering appropriato. La differenza reale è del 10-15%, non del 50-100% che il marketing suggerisce. Il paradosso più inquietante: come può un sistema essere genuinamente autocritico se sta solo seguendo istruzioni per esserlo? È come chiedere spontaneità su comando – contraddittorio per definizione.
Il paradosso delle organizzazioni: sempre più framework agili, sempre meno agilità autentica. Ma quanti sono disposti al vero cambiamento culturale?