this is my 2014 april fool!
In the last year I struggled to find the opportunity to create something new, and to give a better chance to my family to prosper in a different (better?) ecosystem.
Luckily, sometimes, we reach our goals.
this is my 2014 april fool!
In the last year I struggled to find the opportunity to create something new, and to give a better chance to my family to prosper in a different (better?) ecosystem.
Luckily, sometimes, we reach our goals.
This (awesome) 2013 ended. It was a great year for my work, my hobby (conference organizing) and my family.
We are all quite familiar with the Big Bang theory, not the TV serie but the astrophysical thing, from a single instant we have a big explosion and life, universe and everything were created [ok, it’s a little more complex, but who cares?].
Lets try to use the big bang metaphor for our normal (web)work. We start with a single idea and then we have to expand it exponentially adding customer validation, ux design, frontend and backend development, community management and everything is needed to fulfil the scope of the idea.
The Big Crunch is just the opposite. We start with a complex and expanded system and then, little by little, it will be condensed in a single, unique and clear point.
Time by time some customers send me a “Big Crunch Spec Document“.
I’m, more or less, 2 months late about this recap… but it took me a loooot of time to find some will to finish it… :)
I spent 2012 testing new business opportunities, and the 1st semester of 2013 was spent refining those business model.
The startup business for ideato performed quite well, we helped a good number of startups both with advisoring and code and I became mentor for a couple of them. Sadly DraftQ shuts down, but Oltretata is, still, alive (we also participated to three edition of SMAU, won a prize and we are working on a nice pivot) and we create a new MVP for the Makers market from a Manuel‘s idea. It’s still a growing, and risky, market but I’m really enjoying it.
Qualche tempo fa, durante una riunione dell’xpug romagnolo (che ora ha anche una pagina su G+), emerse il discorso sul rimanere a combattere piuttosto che emigrare. La serata, piuttosto che vergere sul classico auto compatimento è stata interessante ed ha portato a diversi punti chiave su cui lavorare. Il più importante è che se vogliamo lavorare bene dobbiamo migliorare l’ecosistema (informatico) all’interno del quale ci muoviamo.
Il (mio) ecosistema è quello dello sviluppo per il web, e nel mio piccolo sto contribuendo a migliorarlo (o almeno spero).
A conferma di quanto affermato vi spiego come è stato ripensato il modus operandi del GrUSP negli ultimi anni.
Un altro anno (di resistenza) è passato e gran parte degli obbiettivi personali fissati sono stati raggiunti, gran parte ma non tutti (il mondo non è ancora mio, non sono ricco da fare schifo e ho perso solo 10Kg dei 15 che mi ero ripromesso). Ho allargato la famiglia e la casa, ho dedicato un po’ più di tempo a me stesso studiando ed affrontando nuovi temi professionali ed ho contribuito all’organizzazione di nuovi eventi community-driven con il GrUSP sia su argomenti relativi a PHP che su temi che ho sempre vissuto come spettatore ma che mi hanno sempre affascinato.
Con ideato, nonostante la fuga di cervelli e una sempre più evidente crisi del mercato, abbiamo aumentato fatturato e profitto (anche se con risultati sotto le aspettative) e reinvestito gran parte dello stesso all’interno dell’azienda per tentare la via della realizzazione di startup/prodotti. Eppure, lavorativamente parlando, ho sempre una sensazione di amaro in bocca che non mi fa godere a pieno dei risultati ottenuti.
Tutti parlando di MVP. E’ una delle nuove parole cool che riempiono la bocca, al pari di mobile nel 2009, cloud come un paio d’anni fa o startup lo scorso anno.
Non che io stesso non ne faccia uso, o abuso. D’altronde con ideato stiamo offrendo proprio l’implementazione di idee di MVP a startupper in erba, o seriali, che vogliono validarle su un mercato più ampio.
Quello che però è difficile da far capire veramente è che il mininum viable product non è, e non deve essere, l’applicazione che vorreste (nella sua totalità) fatta con bootstrap [“che tanto risparmiamo sul design”].
Manca ormai una settimana all’evento che con gli altri ragazzi del GrUSP abbiamo iniziato ad organizzare a Novembre: jsDay e phpDay. I programmi di entrambe le conferenze sono saturi di relatori di gran calibro e parlare nella stessa conferenza insieme a Douglas Crockford mi fa sentire un po’ un privilegiato *.
Cosa interessante è che se lato jsday il trend è quello dei videogiochi, tra le oltre 100 proposte molte vertevano sullo sviluppo di giochi per browser, lato phpday uno dei problemi più sentiti è quello del deploy (e successivo mantenimento) del codice. Insomma due mondi che, nonostante siano molto vicini concettualmente (sempre di “web” si parla), si stanno allontanando molto dal punto di vista delle problematiche degli sviluppatori.
Sempre con/per il GrUSP ho coordinato la scrittura (a 2 dozzine di mani) del libro PHP Best Practices, edito da FAG Editore, che verrà presentato al phpDay. Il libro è un cookbook di circa 400 pagine che tratta svariati argomenti, dalla partecipazione alla community di PHP fino a come fare deploy con Ant… Prendete un assaggio dal sito ufficiale e ricordatevi che parte dei proventi vanno all’associazione.
Ho tenuto questo speech all’ottimo php.to.start di Torino, ricevendo molti feedback interessanti.
Preparandolo mi sono accorto come in ideato le idee cardini della filosofia lean fossero presenti prima ancora che quest’ultima diventasse un qualcosa di mainstream. Tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi anni infatti è basato sul concetto di fare, analizzare quello che (ci) succede e far evolvere (pivotare) il nostro modo di lavorare e collaborare con i clienti.
L’idea è venuta fuori un po’ così per scherzo durante una sessione di release planning (e mentoring) con una startup: “Perchè non creiamo un cowo dove ospitare le proto-startup e le startup che di volta in volta ci vengono a chiedere supporto nel metodo e nella tecnologia?“. Dopo 30 minuti stavamo già discutendo con il buon Brando e Nicolò per capire come aprire qualcosa tra un cowo ed un talentgarden a Cesena.
Ad oggi abbiamo trovato (proprio sopra al nuovo ufficio di ideato) un openspace da 400mq (300mq open e 100mq in sala riunione/corsi) ad un ottimo prezzo, siamo circondati da facoltà tecniche (informatica, ing. informatica, ing. biomedica, ing. elettronica, architettura ed agraria) ed umanistiche (psicologia ed scienze del comportamento) che ogni anno sfornano alcuni ottimi esemplari che poi “emigrano al nord” e possiamo fornire esperienza “sul campo” da condividere.
Quello che ci manca è un investitore (serio) interessato al progetto e feedback dai cowo che non vivono in zone popolose come Milano, Roma o Firenze. Chi è interessato?