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pensieri

La dura legge del mercato.

Dopo 3/4 preventivi (persi o illegibili a causa del misconosciuto formato PDF), innumerevoli discussioni telefoniche con soggetti differenti da idee diametralmente opposte ed offerte dell’ultimo minuto per venire incontro alle richieste di questo o quel personaggio che hanno trasformato un sito vetrina in una sofisticata extranet con possibilità di vendere prodotti, arriva una telefonata di venerdì pomeriggio (19.30) mentre mi appresto con Strada ad andare alla blogDinner.

Anonimo cliente: salve, sono il presidente.
Fullo: ehm… salve… (chiunque tu sia)
A: Sa, il preventivo del sito non ci va bene, l’ha aumentato troppo!
F: (capendo in corner chi fosse il tipo) aumentato rispetto a cosa? rispecchia esattamente il primo preventivo inviato. Aggiungendo solo il costo della grafica, che all’inizio volevate far fare in casa.
A: perchè io ho un preventivo da 1750 euro.
F: non ho mandato nessun preventivo per una cifra del genere. Ma è sicuro che è mio? A chi è intestato.
A: è suo si! c’è scritto “XXXXXX”! E dice 1750 euro! (eppure mi ha chiamato per nome…dovrebbe sapere come mi chiamo…mah)
F: mi scusi, ma tutti i preventivi dell’azienda sono fatti su carta intestata, questo come l’ha ricevuto?
A: boh, non so.. via fax forse. (che come tutti sanno cancella le intestazioni dei preventivi)
F: ed è su carta intestata di ideato?
A: ma non saprei.. ma è di “XXXXXX”!
F: ok, ma lui non è un nostro dipendente e collabora con noi saltuariamente come commerciale, al massimo vi avrà fatto una valutazione di massima prima delle vostre ultime specifiche. Che data porta il documento? (che ormai so molto, ma molto, antecedente al nostro ultimo preventivo)
A: non so il fax non si legge bene.
F: …. In sostanza, per essere chiari, a YYYYYYY (a 350Km dalla sede dell’ufficio e raggiungibile solo via auto) ci devo venire lunedì mattina alle 9.00 (ma si potrà dare un appuntamento di lunedì alle 9.00?)? Come azienda non ci muoviamo per progetti sono i XXXX euro. Inoltre come le ho comunicato le farò avere una fattura di rimborso spese di trasferta (che tanto ho capito che il lavoro non ce lo volete far fare ed a YYYYYYY non ci voglio venire…).
A: eh, no.. non saprei.. non possiamo spendere più di quella cifra….pensavamo al massimo 1500 euro… ma non è che conosce qualcun altro… che ci costi di meno?
F: vedo di farle avere alcuni nomi.. buon weekend.

sigh… tutto questo per riprende l’ultimo discorso fatto sulla nuova imprenditoria

ciuaz