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Il problema del refactoring

Dare una stima dei costi per il refactoring di un progetto, senza prima averlo analizzato sarebbe come cercare di curare una malattia senza investire tempo e denaro in analisi mediche.

Fullo, mail a cliente anonimo

Sempre più spesso in Ideato ci arrivano richieste per riprogettare, rifattorizzare ed ottimizzare software già in produzione. Ovviamente chi chiede informazioni sui costi si ferma ad un misero «ma quanto mi costa?» senza però ascoltare le due/tre cose che sappiamo sull’argomento (mica ci abbiamo scritto un libro sul refactoring per hobby, no?).

Uno degli ultimi casi che mi è capitato riguarda la riprogettazione (a tutti i livelli, dall’UX alla sistemistica) di un portale da fare in partnership con altre aziende con cui stiamo lavorando già da tempo. Solo la fase di preventivazione di massima è costata a tutti parecchio tempo perchè, come al solito, non c’erano idee chiare da parte del cliente che è stato accompagnato mano nella mano in tutta l’attività.

Il quale, però, è ovviamente caduto dal pero vedendo che nel preventivo di analisi mancava la stima dei costi per il refactoring.

Ecco quindi spiegata la metafora che introduce questo post.

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cazzate

Un po’ di informatica, molta magia…

momento di sclero da troppa assistenza utente

(17:28:53) chia: aiuto nn so che ho schiacciato ma invece di farmi lo spazio mi sottolinea la lettera
(17:28:58) chia: che devo fare?

(17:29:36) fullo: 2 capriole alll’indietro, un carpiato poi prendi il gatto gli stacchi un baffo
(17:29:42) fullo: e reciti “sciagura a te”
(17:29:47) fullo: “sciagura a te”
(17:29:49) chia: e dopo?
(17:29:55) fullo: a quel punto word dovrebbe andare
(17:30:07) chia: ehm..mi sa chenn basta

ciuaz